I giovani del cambiamento

Lui è Jacopo Cometti (in foto), ex studente dell’Istituto tecnico Nicola Moreschi e oggi iscritto a Ingegneria gestionale al Politecnico di Milano. Un esempio virtuoso di come i giovani d’oggi possono diventare protagonisti del cambiamento di domani. Milanese di origine, insieme ad altri due coetanei ventenni, Edoardo de Cal e Giulia Sironi, ha ideato una piattaforma digitale, chiamata Wop (Water optimization protocol), con l’obiettivo di salvare l’agricoltura dalla crisi idrica.

“L’idea ci è venuta discutendo dell’emergenza climatica – ha spiegato Cometti in un’intervista rilasciata lo scorso dicembre al Corriere della Sera – Il 90% delle risorse idriche nel mondo viene impiegato per soddisfare il fabbisogno di allevamenti, coltivazioni, e per il processo di elaborazione necessario alla produzione di alimenti che finiscono sulle nostre tavole”, ha precisato.

Perché allora non valorizzare al massimo le risorse da destinare all’irrigazione, riducendo così i consumi di un settore (l’agricoltura) che inghiotte il 70% dell’acqua dolce disponibile? Da questo interrogativa nasce l’idea di Cometti, de Cal e Sironi (premiati a novembre 2022 insieme agli altri changemaker di Gen C nel concorso indetto dall’Agenzia nazionale per i giovani in collaborazione con Ashoka Italia): creare un algoritmo di intelligenza artificiale che sia in grado, appunto, di ottimizzare le risorse disponibili.

“Con la nostra piattaforma gli agricoltori potranno visualizzare in maniera molto semplice e immediata i dati satellitari relativi ai loro campi, con la temperatura superficiale, il grado di umidità dell’aria e del terreno, insieme alle previsioni del tempo molto dettagliate”, ha riferito Cometti al Corriere della Sera. In una seconda fase, a questi dati si aggiungerà uno strato di intelligenza artificiale in grado di prevedere in dettaglio la quantità d’acqua e di fertilizzante necessari per la coltivazione ottimale di una determinata pianta, introducendo il concetto di agricoltura di precisione, che secondo i tre fondatori di Wop è l’unica soluzione per questo settore, fra i più colpiti dell’emergenza climatica.

“Diversi studi dimostrano che una corretta ottimizzazione dell’acqua può portare fino a un risparmio idrico del 30%, con conseguente maggiorazione del raccolto del 50% in casi di piante particolarmente sensibili all’irrigazione, come alcune tipologie di insalata e altre orticole”, ha sottolineato Cometti.

Il progetto si sta evolvendo ad alta velocità, con l’aiuto dell’incubatore di start-up del Politecnico di Milano (il Polihub). L’obiettivo finale è fornire al settore agricolo strumenti accessibili a tutti, che permettano risparmio, efficienza, interconnessione e la salvaguardia del territorio e del suolo, una risorsa senza la quale l’umanità non potrà sopravvivere.